Astrosamantha lascia l’Aeronautica militare

Questo nuovo anno si è aperto con il congedo di Samantha Cristoforetti dall’Areonautica militare. 

Con una cerimonia strettamente privata, l’astronauta ha detto addio al Corpo militare a Istrana, nel Trevigiano, sede del cinquantunesimo Stormo dell’Aeronautica. 

Dopo aver salutato i presenti, è avvenuto un colloquio riservato con il colonnello Massimiliano Pasqua al quale avrebbe spiegato i motivi del suo ritiro non ancora resi noti.

Samantha-Cristoforetti-e-il-colonnello-Massimo-Pasqua-durante-la-consegna-del-simbolo-del-Reparto-per-il-congedo
Samantha Cristoforetti e il colonnello Massimo Pasqua durante la consegna del simbolo del Reparto per il congedo – Twitter @AstroSamantha

Astrosamantha non ha più quindi alcun legame istituzionale con l’Italia, e in seguito alle proprie dimissioni diviene l’unica astronauta italiana in attività senza i gradi militari; rimane infatti a disposizione dell’Esa (European Space Agency, ESA) nelle cui sedi si sta già addestrando per tornare in orbita entro il 2022.

L’astronauta ha fatto parte dell’Aeronautica per diciannove anni: entrata in accademia nel 2001, cinque anni dopo ha ottenuto il brevetto di pilota militare, venendo assegnata al cinquantunesimo Stormo di Istrana. La selezione come membro del corpo astronautico europeo risale al 2009, anno in cui ha iniziato l’addestramento di base fino a diventare, nel 2010, astronauta di riserva dell’Esa. Essendo passati i diciannove anni di servizio (termine entro il quale i partecipanti all’accademia giurano di non ritirarsi se nominati a ufficiali), Samantha ha deciso di restituire le mostrine e salutare la bandiera. Sicuramente non sarà questo a fermare Astrosamantha, infatti,  come lei stessa ha detto: “nei prossimi vent’anni ci aspettano cose molto interessanti in merito all’esplorazione umana nello spazio”. 

Una possibile ipotesi sulla causa della separazione (formulata da La Repubblica) sarebbe riconducibile alla “ministeriale 2019” del 27-28 novembre scorso,  una riunione dei ministri europei che ogni due o tre anni individua gli obiettivi della politica spaziale nel quinquennio successivo e le risorse economiche con cui perseguirli. La delegazione italiana si sarebbe presentata con un assegno da 2,3 miliardi di euro chiedendo in cambio all’Esa una nuova occasione di volo per un astronauta italiano; i candidati erano Samantha Cristoforetti, per l’appunto, e Walter Villadei. I presenti a Siviglia hanno riferito a Repubblica di “aver ricevuto pressioni enormi da parte dei militari italiani perché a spuntarla fosse Villadei”. L’Esa ha però scelto Samantha Cristoforetti che tornerà sulla Stazione spaziale internazionale (International Space Station, ISS). 

Ieri la Cristoforetti ha pubblicato sul proprio profilo Twitter un paio di precisazioni in merito: “Non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico», scrive Astrosamantha. “Continuo a essere un’astronauta dell’Agenzia spaziale europea e conto di tornare presto nello spazio”. Ma tanto ci tiene a ribadire la propria gratitudine alla delegazione italiana Esa e a tutto il team della Presidenza del Consiglio e dell’Agenzia spaziale italiana, quanto è evidente il disaccordo con la Forza Armata “riguardo ad alcune situazioni”. La Cristoforetti chiude quindi la dichiarazione precisando che il congedo, avvenuto per “coerenza e serenità”, si è svolto senza alcuna polemica.