Sopravvissuto (The Martian), la salvezza è a soli 225 milioni di chilometri di distanza

Proiezione gratuita sabato 15 febbraio alle ore 15.30 della premiata pellicola di Ridley Scott

“Salve, io sono Mark Watney, un astronauta.”
Così inizia il diario di bordo che il protagonista di “Sopravvissuto” (The Martian, 2015) decide di registrare una volta rimasto solo sul pianeta rosso.

È dedicata all’opera cinematografica del regista Ridley Scott la quarta e penultima tappa della rassegna “La luna al cinema”, curata dal prof. Alberto Boschi dell’Università di Ferrara nell’ambito della mostra “Spazio 2019. Scienza e immaginario a cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna”.

Trama

Dopo essere sopravvissuto a una violenta tempesta di sabbia durante una missione NASA su Marte, l’astronauta Mark Watney, interpretato da Matt Damon, si ritrova da solo sul pianeta mentre i suoi compagni sono stati costretti ad abbandonarlo per tornare sulla Terra.

A metà tra un “Robinson Crusoe del XXI secolo”, come lo definisce Damon, e un odierno MacGyver, il protagonista ricorre alle sue conoscenze botaniche e ingegneristiche per sopravvivere in un ambiente ostile e solitario. Sfruttando le poche risorse a disposizione, l’eroe di questa epopea inizia a coltivare patate grazie all’acqua che riesce a far condensare e alle sue feci usate come concime, per poi giungere finalmente a un vecchio pathfinder che gli permette di comunicare con l’Agenzia spaziale americana.

Venuta a conoscenza che Mark è sopravvissuto, la NASA avrà bisogno di grandi risorse, ingegno e accordi internazionali per riportarlo a casa. Riuscirà a salvarlo? Dopotutto, la salvezza è a soli 225 milioni di chilometri di distanza.

Una scena del film con il protagonista, Matt Damon.

La colonizzazione spaziale

Nonostante alcune inesattezze, questo film fantascientifico, che mostra dove possono portare sviluppo tecnologico e ingegno umano, è abbastanza realistico e accurato scientificamente, tanto da farlo definire dal fisico Brian Cox la migliore pubblicità per una carriera in ingegneria che io abbia mai visto.

La pellicola trova sicuramente posto in un momento storico in cui il sogno marziano e di colonizzazione spaziale è piuttosto vivido. Se infatti alcune aziende ci stanno facendo vivere una nuova corsa allo Spazio verso la Luna e Marte, già un anno fa l’Agenzia spaziale cinese è riuscita a far germogliare un seme di cotone utilizzando il lander Chang’e-4.

Un passaggio chiave del film: il protagonista, interpretato da Matt Damon, inizia a coltivare piante sul suolo marziano.

Ispirato al romanzo “L’uomo di Marte” di Andy Weir, “The Martian” si è aggiudicato due Golden Globe e sette candidature agli Oscar entrando così nel panteon dei film legati alle esplorazioni spaziali, in grado di evocare in chi lo guarda un immaginario più che attuale.

La proiezione gratuita avrà luogo sabato 15 febbraio alle ore 15:30 presso l’aula A1 di Palazzo Turchi di Bagno.